TELERADIESTESIA


Con questo termine si definisce una particolare branca della radiestesia che consiste nell’eseguire delle prospezioni non direttamente sul soggetto della ricerca, ma a distanza su di una sua qualsiasi rappresentazione.
Il termine teleradiestesia fu adoperato per la prima volta dal caposcuola francese Emile Cristophe il quale parlò di “radiazione simpatica”  che collegava le cose alla loro rappresentazione.
Egli affermò: “una fotografia possiede questo legame di simpatia che trasporta costantemente con  sé nelle disposizioni specifiche dell’individualità che essa rappresenta.”
Secondo l’autore, quindi, la foto o la pianta di un terreno non sono che mezzi per stabilire un contatto tra l’operatore e l’oggetto dell’esame, una volta realizzato tale contatto il radiestesista lavora come se si trovasse alla reale presenza dell’oggetto.
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